L’obiettivo della consulenza di immagine è arrivare all’armonia attraverso l’equilibrio delle proporzioni. Ogni elemento viene preso in considerazione singolarmente prima e nel complesso della figura poi.
Analisi della figura e proporzioni sono per questo strettamente legate per creare un’immagine armoniosa in ogni suo dettaglio.
Analisi della Figura e proporzioni
Una volta stabilita la body shape di appartenenza, si passano ad analizzare le singole parti del corpo: ampiezza di spalle e busto in rapporto all’altezza totale e baricentro.
Delle proporzioni verticali (baricentro) ne ho già parlato in un precedente articolo. Un breve cenno alle proporzioni orizzontali e poi passeremo alla regola della proporzioni in scala.
Per proporzione orizzontale si intende l’ampiezza di un oggetto in rapporto alla sua altezza. Nella figura umana si analizza misurando la larghezza delle spalle. La misura che intercorre fra il mento e la spalla, deve corrispondere alla lunghezza della testa.
Se minore o maggiore, la figura andrà riequilibrata indossando abiti strategici, facendo attenzione ad agire anche sull’altezza.
La regola delle proporzioni in scala
Quando guardiamo un oggetto, ci facciamo un’idea delle sue proporzioni rapportandolo a ciò che ha vicino. La stessa cosa avviene per la figura.
Seguendo questa regola, sarà più semplice e naturale scegliere gli accessori, le fantasie da indossare e i dettagli di certi abiti.
Una borsa grande indossata da una figura petite, la farà apparire ancora più esile. Viceversa, una figura importante sembrerà ancora più giunonica se accosta a sé una borsa piccola.
Spalline sottili su spalle larghe, le allargheranno ancora di più. Così come piccole fantasie indossate da corporature robuste. E così via…
Per ottenere un’immagine armoniosa, ogni singolo elemento che compone l’outfit deve essere valutato in proporzione alla figura e al viso (pensate agli occhiali).
Quando a trasgredire alla regola è una persona sicura di sé e con una forte personalità, siamo di fronte ad una scelta di stile. In questo caso l’insieme funzionerà ugualmente perché la carica del soggetto prevarrà sull'”errore”. 😉
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