Cambio dell’armadio non ti temo, tutt’altro. Forse sono una delle poche ma, io il cambio dell’armadio lo faccio proprio volentieri! È il mio modo per coccolare i miei amati vestiti. Un’occasione per prendermi del tempo tutto per me e per le mie cose. Mi piace pulire e mettere in ordine – anche se a vedere la mia scrivania non si direbbe 😉 – e dato che il fattore tempo non è dalla mia parte, quando sono “obbligata” a farlo mi dedico con tutta la cura di cui sono capace.
Sul cambio di stagione si è già scritto di tutto e di più. Più o meno ogni blog di moda e lifestyle ha già pubblicato un articolo dedicato al tema, d’altronde è il suo momento. Per non parlare del libro di Marie Kondo, chi non lo ha! I passaggi li conosciamo a memoria:
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Svuotare armadi e cassetti
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Suddividere i capi per tipo
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Passare in rassegna tutto (proprio tutto)
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Suddividere cosa tenere da cosa no
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Pulire, lavare, stirare e rammendare
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Riporre tutto nell’armadio secondo scientifica precisione
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Vivere felici e contente per tutta la nuova stagione!
Questo in teoria ma in pratica?
Vi racconto cosa faccio io. Prima di tutto gli spazi, quelli che ho a disposizione – fortunata me – mi permettono un cambio di stagione soft. Infatti, ho un armadio a muro che contiene solo i capi spalla, cappotti, trench, spolverini e giacche in pelle, sono a portata di mano tutto l’anno. I piumini che occuperebbero un sacco di spazio e che uso poco, li tengo piegati nelle scatole sotto il letto contenitore.
Nello stesso armadio, sulla mensola superiore ci sono le borse, in basso a terra tengo le scarpe nelle rispettive scatole. Rimangono fuori solo quelle che utilizzo più spesso.
L’abbigliamento invece è nel classico armadio. Fino a qualche tempo fa, la mia scuola di pensiero era: “Sopra tutta la stagione invernale e sotto quella estiva” e viceversa a seconda del momento dell’anno. Allora si che dovevo tirar tutto fuori e fare il cambio. Oggi applico un altro metodo: “Un’anta a stagione” ovvero tutta la Primavera/Estate – Autunno/Inverno sia sopra che sotto. Lo so cosa state pensando, che devo usare il bastone per tirar giù quello che mi serve.
È vero, la scomodità di questo gesto è però ripagata dall’avere tutto sott’occhio. Nella parte superiore tengo i sopra, giacche, top e camicie. Nella parte sotto, pantaloni, gonne e abiti per finire a destra con quelli più lunghi e le tute che se messi sopra toccherebbero il ripiano.
Tenendoli in ordine per colore ho anche gli abbinamenti già pronti 😉
Non otterrei lo stesso risultato applicando il vecchio metodo perché i capi più lunghi a cui dedico la parte in basso a destra resterebbero per mesi ripiegati in parte sulla mensola, occupandola inutilmente. Mensola che invece utilizzo per tenere piegati maglioni in Inverno e t-shirt in Estate così, ho davvero tutto a portata di mano.
La scelta migliore sarebbe, in fase di acquisto dell’armadio, progettarlo con uno spazio interno più alto da dedicare ai capi lunghi. Cosa che non ho fatto e che col senno di poi consiglio vivamente. Mentre continuo a preferire le cassettiere esterne a quelle interne. E qui, devo ammettere, che ho adottato il metodo Marie Kondo ovvero, piego a pacchetto e posiziono in verticale. Ad ogni cassetto la sua stagione così anche qui non devo fare cambi!
E allora, cosa faccio al cambio di stagione? Comunque passo in rassegna quello che ho, coccolo i vestiti che non prendo in mano da tempo, mi riprovo qualcosa (non tutto), seleziono, studio qualche nuovo abbinamento e se è il caso, gioco al “lo tengo, lo butto” separandomi dal separabile e pulisco in maniera più approfondita, le classiche pulizie di Primavera!
Mi raccontate il vostro metodo? Sono sempre alla ricerca di spunti per migliorare perché una cosa con Marie Kondo la condivi a pieno:
“Fare ordine è un dialogo con voi stessi attraverso gli oggetti”
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